Nucara: nel Def mancano misure essenziali

Resoconto dell’intervento dell’on. Nucara in Commissione Ambiente, 24 aprile 2012

Nucara, nel richiamare il recente calo di consensi dell’opinione pubblica nei confronti del Governo in carica, osserva che tale fenomeno appare meno ingiustificato dopo la lettura del DEF (Documento di Economia e Finanza) che, a suo avviso, è caratterizzato negativamente dall’astrattezza dei suoi contenuti e dalla mancanza di alcuni obiettivi e misure essenziali per superare la grave crisi economica e sociale in cui da lungo tempo si trova il Paese. In tal senso, esprime il proprio rammarico, anzitutto, per il fatto che nel provvedimento non vi è alcuna indicazione effettiva sugli strumenti e sulle modalità di abbattimento dell’enorme debito pubblico che è la vera ipoteca posta sul futuro del Paese e delle giovani generazioni, stigmatizzando il fatto che il Presidente del Consiglio dei Ministri non abbia ritenuto di dover rispondere alla proposta concreta, avanzata dalla propria forza politica, di utilizzare, senza svendere, l’enorme patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato per reperire, attraverso una sostanziale riduzione del debito, quelle risorse indispensabili per riattivare un circuito virtuoso di crescita e di sviluppo economico e sociale.

Svolge, quindi, alcune osservazioni specifiche sul contenuto del DEF, lamentando in particolare il mancato scioglimento del nodo relativo alla sovrapposizione di competenze fra l’ANAS e l’Agenzia per le infrastrutture stradali ed autostradali, l’assoluta mancanza di chiarezza circa il proseguimento o meno dei lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, nonché, infine, la contraddittorietà delle prese di posizione di taluni Ministri, ad esempio, sul tema molto importante dello sviluppo delle energie rinnovabili o su quello del nucleare.

Conclude, quindi, denunciando il fatto che nel DEF risulta totalmente eluso il tema dello sviluppo del Mezzogiorno, che deve essere inteso come problema non di una sola parte ma dell’intera collettività nazionale e del Governo, al quale è affidato il compito di identificare e di indicare le priorità del Paese. Preannuncia quindi il proprio voto contrario sulla proposta di parere che sarà presentata dal relatore nel caso in cui tale proposta non dovesse recare alcuna osservazione su tale aspetto.